La nostra Storia


L’attuale ASD nasce nel lontano 1874 con la denominazione di Societa’ Lodigiana di Ginnastica e Scherma, grazie all’avvocato Tiziano Zalli e alcuni personaggi del territorio particolarmente illuminati e innovatori. E’ una delle prime nate in Italia, come testimonia il numero di matricola Federale di affiliazione.
Ha la sua prima sede in una chiesa sconsacrata, attualmente Teatro alle Vigne, che da subito diviene centro e ritrovo dei ginnasti e delle ginnaste locali, supportata e con convinzione promossa dagli amministratori del tempo, fedeli al motto generalmente riconosciuto “che la ginnastica sia di grande utilità agli individui e alle nazioni, perché è fonte di sanità, procaccia robustezza e agilità delle membra, contribuisce potentemente allo sviluppo delle facoltà intellettuali”.
Dieci anni dopo, nel 1884, la società sportiva prende il nome di Fanfulla (da Fanfulla da Lodi, “condottiero di gran rinomanza”) e i suoi atleti cominciano a indossare, per primi, i colori bianconeri, ancora oggi segno inconfondibile degli sportivi fanfullini.
L’attività inizia con la sezione maschile che subito si afferma nei concorsi nazionali grazie a un nome storico e determinante per la nostra società, i fratelli Fraschini, che, prima come atleti, e successivamente come istruttori, passarono alla ribalta lodigiana consentendo con il loro appassionato esempio e impegno a molti lodigiani di primeggiare in campo nazionale e internazionale.
Esempio lampante e ancor oggi riconosciuto sono le leggendarie Fanfulline, cresciute e allenate dal mitico Riccardo Fraschini, allenatore moderno e intelligentissimo. Le Fanfulline diventano negli anni cinquanta il simbolo di una città forte e gentile. La squadra fanfullina primeggia per decenni in Italia e insieme all’Etruria di Prato e all’Edera di Forlì si divide il vertice e gli onori della ginnastica nazionale femminile.
La bravura delle Fanfulline varca i confini nazionali per cimentarsi con rappresentative di altri paesi. Alcune di loro arrivano alla maglia azzurra, ai titoli italiani nel 1950, 1951, 1954, 1955 e per sei anni vincono i campionati nazionali a squadre, altre raggiungono l’ambito e storico traguardo della partecipazione ai Giochi Olimpici di Londra, Helsinky, Melbourne e Roma.
Per circa un ventennio, dal 1974 al 1994, la società conosce un periodo “grigio” dovuto principalmente alla cronica difficoltà a trovare palestre idonee allo svolgimento dell’attività, ma grazie alle radici ben affondate nel territorio e nella città, riesce a coinvolgere numeri e associati indispensabili all’ordinaria gestione.
E’ in questo periodo di continui traslochi e spostamenti che, purtroppo, va smarrito tutto il patrimonio storico della società, compresa la documentazione, i trofei, le targhe e le testimonianze, disperdendo con un danno incommensurabile quanto di più caro e importante apparteneva alla nostra Fanfulla, inclusa la Stella d’Oro al merito sportivo, tuttora introvabile.
La presidenza di Giancarlo Carabelli dal 1994 al 2024 regge le fila societarie, con il rinnovamento quadriennale di alcuni membri del consiglio salvo la riconferma di due fondamentali dirigenti: la segretaria amministrativa Anna Pagani e la consigliera Ezia Mazzoni. Da subito la nuova dirigenza ha puntato sull’attenta e misurata gestione delle risorse, per garantire una sopravvivenza ordinaria indipendente da contributi e sponsorizzazioni, e ha puntato inoltre sulla formazione e l’aggiornamento costante dei tecnici, dei dirigenti e dei volontari che ruotano attorno alla società.
Dopo i primi anni di attività in svariate palestre e impianti del lodigiano, alla prima occasione utile, nel 2000, la Fanfulla ristruttura e mette a norma una palestrina scolastica semi-abbandonata, grazie a una convenzione con Provincia e ASL, proprietaria e usufruttuaria dell’immobile. Nel 2003, conclusa la messa a norma, occupa e attrezza la palestra con la possibilità, finalmente, di un utilizzo quasi esclusivo degli spazi.
L’attività organizzata all’interno risulta da subito proficua e diventa il fulcro centrale dell’attività agonistica e pre-agonistica dell’artistica femminile e maschile con risultati sportivi in crescita esponenziale. Dopo ulteriori lavori di ampliamento e finitura interna ed esterna, nel giugno 2007 la struttura viene inaugurata e intitolata a Lilly Scaricabarozzi, olimpionica fanfullina.
La Fanfulla svolge da sempre attività federale, tutti gli atleti partecipano alle gare sociali, mentre quelli che hanno i requisiti partecipano ai Campionati della Federazione e alle gare UISP per le fasi provinciali, regionali e nazionali.
Dal 2004 la squadra agonistica rinasce grazie al lavoro svolto alla Lilly e ritorna a partecipare ai campionato Federali, alla Coppa Italia e al Campionato di Specialità.
Nel 2004, inoltre, riapre la sezione Scherma, che a Lodi mancava da circa trent’anni, e presto anche questa sezione rientra nelle gare Federali.
Nel 2006 viene pubblicato il libro celebrativo del 130° anniversario ed è tra i soci fondatori dell’UNASCI (Unione Nazionale Associazioni Sportive Centenarie d’Italia).
Nel 2010, con un ulteriore sforzo organizzativo e grazie all’inesauribile energia di Anna Pagani, promotrice della maggior parte delle innovazioni societarie, apre la sezione di Ginnastica Ritmica, anche questa assente nel territorio di Lodi.
In questi anni l’attività del settore agonistico porta risultati eclatanti: Campione regionale e italiano maschile al corpo libero nella categoria GpT junior, ottimo posizionamento nel campionato di serie B a squadre per la femminile, campionessa regionale e 4° posto ai nazionali individuali nella categoria allieve GAF, campionessa regionale Torneo Centenario Coni e infine partecipazione alle gare di Alta Specializzazione di alcune atlete della femminile. Enormi sono i progressi in termini di numeri e di qualità del vivaio atleti.
Nel 2014, tuttavia, tristi vicende burocratiche costringono la società ad abbandonare la palestra Lilly, dopo aver ricevuto lo sfratto da parte di AO Lodi e Provincia, in barba alla convenzione stipulata e in barba anche al finanziamento regionale ottenuto proprio in virtù di quella convenzione. Grazie all’interessamento del Comune di Lodi e, parzialmente, del Commissario Provinciale, la società ottiene in gestione un nuovo impianto, la palestra Ghisio, in cui trasloca all’inizio di luglio 2014, concludendo così una stagione di proteste e manifestazioni.
La nuova struttura, 700 mq di spazio che, con la competenza e la dedizione di dirigenti e tecnici, viene attrezzata per la ginnastica di alto livello, consente di fare una programmazione ambiziosa, allargare la base dei corsi ed entrare a pieno titolo nel circuito sportivo lombardo: grazie alla tribuna inserita all’interno della palestra la Fanfulla inizia a organizzare e ospitare manifestazioni di carattere federale con oltre 600 atleti e altrettanto pubblico. E’ un momento particolarmente positivo e l’anno si conclude ancor più positivamente con i festeggiamenti per il 140° anniversario dalla fondazione: una serata indimenticabile organizzata all’Auditorium BPL con special guest del calibro dei Kataklò.
In questo contesto i risultati della prima squadra femminile non tardano ad arrivare: nel 2019 la Fanfulla GAF, dopo le tanto combattute promozioni in B Nazionale e in A2, viene promossa in serie A1! Un sogno che si avvera grazie alla determinazione delle ginnaste della squadra, capitanata dalla solida Lisa Uggeri e trascinata dalla fuoriclasse Desirée Carofiglio, ma grazie anche al rinnovato team tecnico e alla sapiente gestione dei dirigenti.
Il 2024 è stato il 150° anno di questa splendida società sportiva, che non smetterà di portare lustro e immagine alla città di Lodi, continuando a educare ai valori dello sport centinaia di giovani.